Indagine sull’immigrazione nelle città italiane

Indagine sull’immigrazione nelle città italiane

Indagine EBRD

29 gennaio 2010

 

Ricerca sull’immigrazione nelle città italiane

“Loss of human capital Survey of Migrants”

Indagine EBRD
Settembre 2009 – Dicembre 2009

Introduzione

L’EBRD (European Bank for Reconstruction and Development) sta sviluppando un programma di studi riguardante l’impatto economico dell’emigrazione sulle economie di transizione. Una parte di tale progetto verte in particolare sull’immigrazione dall’Europa dell’Est verso l’Italia. L’EBRD ha dunque affidato ad una società di rilevazione, Ce&Co, l’incarico di condurre un’indagine sugli immigrati in Italia al fine di raccogliere informazioni su fenomeni come la perdita di capitale umano per il paese di origine degli immigrati e l’assimilazione di capitale umano nel paese ospitante. La Fondazione Ing. Rodolfo Debenedetti collabora al progetto, mettendo a disposizione le proprie competenze tecniche e scientifiche.


L’indagine: target e dimensione del campione

L’indagine mira a raccogliere 1.000 interviste face-to-face, che sono state svolte in 8 città italiane (Alessandria, Bologna, Brescia, Lucca, Milano, Prato, Rimini e Verona) coinvolgendo i seguenti segmenti di popolazione:

  • 250 interviste di immigrati (sia regolari che irregolari) provenienti dai Balcani Occidentali: Albania, Bosnia, Croatia, Macedonia, Kosovo, Montenegro e Serbia;
  • 250 interviste di immigrati (sia regolari che irregolari) provenienti dai paesi dell’Est Europa entrati a far parte dell’Unione Europea dal 2004 al 2007: Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia;
  • 250 interviste di immigrati (sia regolari che irregolari) provenienti da alti paesi in via di sviluppo extra-Europei
  • 250 interviste di italiani che vivono in unità abitative o nelle vicinanze dei precedenti gruppi citati

Lo scopo dell’indagine è di intervistare sia immigrati regolari che irregolari. La durata dell’intervista è di circa 40 minuti. Il colloquio comprende un’intervista svolta con metodologia CAPI (Computer Assisted Personal Interview) e un questionario cartaceo costituito da un breve test con domande di lettura, comprensione e logica.

Seconda parte dell’indagine

Nel Maggio 2010, sono state aggiunte 19 domande al questionario iniziale, per esplorare in maggior dettaglio quale sia l’orientamento religioso, il livello di integrazione e l’incidenza degli infortuni sul lavoro della popolazione immigrata.

Con la collaborazione della Fondazione Alma Mater e della Carlo Erminero&Co., la Fondazione Ing. Rodolfo Debenedetti ha coordinato la realizzazione di 300 nuove interviste:

  • 200 a individui già intervistati precedentemente, a cui sono state fatte solo le domande nuove.
  • 100 a nuovi individui, ai quali è stato sottoposto l’intero questionario.

Con lo scopo di ottenere analisi di rilevanza scientifica sul livello di integrazione degli immigrati a seconda dell’orientamento religioso è stato necessario che metà delle nuove domande venissero poste a immigrati di fede musulmana e metà a immigrati cristiani.


Tempistica

Il censimento dei blocchi abitativi da includere nell’indagine è stato svolto nei mesi di Settembre-Ottobre 2009. Le interviste relative alla prima parte del questionario sono state condotte tra Ottobre e Novembre 2009, mentre la seconda parte delle interviste è stata svolta a Maggio 2010.


Il campionamento

La popolazione di riferimento dell’indagine è per sua natura poco nota, in particolare se si considera l’obiettivo di includere tra gli intervistati anche immigrati irregolari. Inoltre, il numero di immigrati è relativamente piccolo, se comparato al numero totale dei residenti delle città italiane: la popolazione straniera in Italia è circa il 5% del totale, e solo il 16% degli immigrati è originario dell’Europa dell’Est. Di conseguenza, la popolazione dei due gruppi sopra citati – Balcani occidentali e nuovi stati Membri dell’Unione Europea – rappresenta solo lo 0.8% del totale della popolazione italiana (fonte Istat, 2007). Questo progetto di ricerca tenta di superare queste difficoltà attraverso una strategia di campionamento a più fasi. Infatti, il campionamento include: innanzi tutto, l’estrazione di unità abitative “primarie” basata su un criterio di tipo geografico; quindi, una seconda estrazione basata su un criterio di prossimità rispetto alle unità abitative di prima estrazione; infine, come strategia aggiuntiva, viene impiegato il cosiddetto “snowball sampling”, che potrebbe essere utilizzato nella fase finale dell’indagine per aumentare il numero di interviste provenienti da segmenti di popolazione particolarmente difficili da raggiungere (per maggiori informazioni, visitare questa pagina web).

 

 

La procedura di campionamento

Il campione selezionato ha il duplice scopo sia di rappresentare la popolazione immigrata che vive nel nord Italia sia di raggiungere una fascia di immigrati irregolari. La procedura di selezione ha previsto tre fasi:


1) La procedura di campionamento dell’area

In una prima fase, è stato adottato un criterio puramente geografico, al fine di aumentare le probabilità che nel campione venissero inclusi anche immigrati irregolari (i dati amministrativi includono solo immigrati regolari).  Le 8 città sono poi state divise in settori, alcuni dei quali sono stati selezionati per interviste basate sul metodo di campionamento PPS (Probability Proportional to Size). Successivamente, in ciascun settore sono stati selezionati in modo del tutto casuale degli isolati urbani (isolati di prima selezione). Gli isolati vengono definiti come porzioni di superficie urbana costruita e continua, vale a dire non interrotta da aree altamente trafficate o destinate ad uso pubblico. Sono stati scelti casualmente dalla mappa cittadina resa disponibile dagli uffici municipali.

Esempio: uno dei settori selezionati a Milano (Settore “Stazione Centrale”). Il punto rosso corrisponde all’isolato urbano

In ciascun isolato è stato condotto un censimento al fine di conteggiare quante famiglie e quanti occupanti ci fossero, nonchè per definire il paese di provenienza.

Quindi, il campione di persone da intervistare in ogni isolato è stato costituito in modo da ottenere una quota pre-determinata di campionamento, secondo gli obiettivi della ricerca. Lo scopo dell’indagine era quello di focalizzarsi soprattutto sugli immigrati provenienti da 3 specifiche aree geografiche: Balcani Occidentali, nuovi paesi membri dell’Unione Europea e paesi extra-comunitari. Pertanto, nel determinare il campione finale ognuna di questa categorie ne rappresentava un terzo. Quando la famiglia è costituita da più adulti tra i 18 e i 65 anni, la scelta dell’intervistato è casuale. Nel caso di più persone aventi diritto che risiedono nella stessa abitazione, che appartengono alla stessa famiglia o a famiglie differenti, ne è stata scelta solo una per condurre l’intervista.

Infine, per evitare una concentrazione eccessiva di interviste nella stessa area residenziale, sono state condotte fino a 4 interviste per ogni segmento di popolazione (immigrati provenienti da paesi non-UE, dai nuovi stati membri UE e dai Balcani Occidentali, e italiani), quindi fino ad un massimo di 16 interviste per isolato.

In caso di rifiuto è stata contattata la persona idonea più vicina dello stesso isolato. In caso di assenza l’intervistatore era incaricato di riprovare una seconda e, se necessario, una terza volta in giorni/ore differenti.


2) La procedura di campionamento degli isolati di seconda selezione

Il campionamento degli isolati di seconda selezione, a differenza di quelli di prima selezione, non avviene in modo casuale. Essi infatti vengono identificati sulla base di un criterio di prossimità a quegli isolati di prima estrazione nei quali le percentuali di abitazioni occupate da famiglie di immigrati sono maggiori rispetto al totale delle famiglie presenti nell’isolato. In particolare, un isolato di seconda selezione è incluso nel campione se un isolato di prima selezione presenta una delle seguenti caratteristiche:

  • N° di famiglie da provenienti da nuovi stati membri UE ≥ 10% del totale delle famiglie residenti
  • N° di famiglie provenienti dalle regioni Balcaniche Occidentali ≥ 10% del totale delle famiglie residenti
  • Totale del N° di famiglie straniere ≥ 35% del totale delle famiglie residenti

Questo significa che la probabilità di selezionare isolati contigui nei quali la percentuale di immigrati si rivela alta, è raddoppiata. In tal modo una parte del campione è stata costruita col criterio di massimizzare la presenza di immigrati.


3 ) Campionamento “snowball”

Per completare il campione di individui da intervistare che appartiene ad un segmento difficilmente rintracciabile (vale a dire individui sempre fuori casa, oppure senza un regolare permesso di soggiorno, e altri irregolari) è stata seguita una terza procedura: il campionamento “snowball”.

Questa metodologia consiste nell’ampliare il campione attraverso gli individui già intervistati, utilizzando i loro contatti. L’incremento è stato ottenuto sia direttamente, chiedendo agli intervistati nomi di altri individui (amici, conoscenti, etc.) nelle loro stesse condizioni, sia domandando di luoghi solitamente frequentati da immigrati provienti dallo stesso paese (luoghi di culto, negozi, e spazi per il tempo libero), e successivamente chiedendo all’intevistatore di recarsi in quei posti e condurre un ulteriore campionamento.

Questo si è rivelato utile per rappresentare adeguatamente gli immigrati provenienti dai Nuovi Stati Membri della UE e soprattutto, per gli immigrati regolari ed irregolari, essendo particolarmente difficile entrare in contatto con loro.

 

Questionario e interviste

La prima parte del questionario è stata preparata dall’ufficio del capo economista della EBRD e dalla Fondazione Ing. Rodolfo Debenedetti. La seconda parte invece è stata elaborata e scritta dalla Fondazione Ing. Rodolfo Debenedetti e dalla Carlo Erminero&Co. Le interviste sono state condotte in Italiano. Per questa ragione, potrebbero essersi verificati problemi di comprensione poiché non tutti gli immigrati hanno una padronanza completa dell’italiano. Sono state trovate due soluzioni a questo problema. Innanzi tutto il questionario è stato tradotto in alcune lingue straniere (Inglese, Francese and Spagnolo) e traduzioni in formato cartaceo sono state rese diponibili durante le interviste (il test finale su conoscenze e abilità è stato invece condotto in italiano). Inoltre, la società responsabile del questionario ha assunto e formato alcuni immigrati e altre persone di lingua straniera come intervistatori.

La ricerca è stata affidatata a circa 40 intervistatori a cui sono state assegnate in media 20 ricerche ciascuno.

È possibile scaricare la prima parte del questionario qui.

La seconda parte del questionario può essere scaricato qui.

 

Presentazione di Tito Boeri alla Fondazione Alma Mater, Bologna, 29 gennaio 2010.

Presentazione di Tito Boeri durante la tavola rotonda del workshop “Il coinvolgimento attivo dei migranti in Italia e nell’Unione Europea”, Milano, 9 aprile 2010.

Presentazione di Tito Boeri alla conferenza stampa presso il comune di Verona, 29 aprile 2010.

Presentazione di Tito Boeri al Comitato Scientifico di Confindustria, Roma, 13 maggio 2010.

Workshop “Immigrazione: una questione europea”, Torino, 17 maggio 2010.

fRDB Workshop “Processes of Immigrants’ Assimilation”, Milano, 20 dicembre 2010.

 

La Repubblica, 30/01/2010
La Repubblica, 01/02/2010
Le Monde, 03/02/2010
Rassegna stampa conferenza Verona, 29/04/2010
La Repubblica, 11/05/2010

 

 

 

Tito Boeri, Direttore Scientifico della Fondazione Ing. Rodolfo Debenedetti, e Marta De Philippis, responsabile per la Fondazione Ing. Rodolfo Debenedetti per la ricerca fRDB-EBRD sugli immigrati in Italia, scrivono a Letizia Moratti, Sindaco di Milano, a seguito delle sue dichiarazioni sull’immigrazione clandestina e la criminalità.

La lettera può essere scaricata qui.

La lettera è stata pubblicata anche su www.lavoce.info (18 maggio), La Repubblica (19 maggio), Il Fatto Quotidiano (19 maggio) e ripresa da Liberazione (19 maggio) e La Prealpina (24 maggio).